L’iniziativa di Banca Mediolanum, che a sorpresa ha lanciato un conto di deposito, ha preso in contropiede la sua rivale storica Banca Fideuram. Che a questo punto potrebbe rilanciare.
Mediolanum e Fideuram sono le prime banche virtuali ad affermarsi in Italia già negli anni Novanta. Da sempre agguerrite rivali in quanto contendenti il medesimo target di clientela, sono finite in ombra nell’ultimo decennio causa la crisi di credibilità dei promotori finanziari, personaggi ai quali le due banche in questione hanno dall’inizio affidato passivamente in esclusiva le loro sorti.
Fideuram poi ha avuto la sventura di finire nel gruppo Sanpaolo, da sempre perdente, poco dinamico, distruttore di idee e innovazioni (vedi Banca Imi e Imiweb), quindi negli ultimi anni finita ancor più in ombra di Mediolanum.
Ma la provocazione di stampo innovatore lanciata nei giorni scorsi da Mediolanum potrebbe smuovere le acque in casa Fideuram, svegliare dal lungo sonno i suoi animi sopiti, fargli riscoprire la voglia di riscossa, magari proprio ora che, come ha riconfermato Corrado Passera stamani, il processo per riportare Fideuram alle quotazioni di Piazza Affari sta procedendo. Alla vigilia di quando ciò avverrà quale miglior occasione per lanciarsi pure essa nell’offerta aggressiva di un conto di deposito? Perché ripeto (e ve lo dice uno che di finanza se ne intende non da ieri ma da decenni), senza di esso nessuna banca virtuale può aspirare a diventare quella banca di popolo che da sempre è negli auspici dei suoi dirigenti.