Le preferenze degli automobilisti – oltreché incentivate dai governi – rivolte per la maggiore verso auto a basso consumo, hanno dato impulso alla nascita di nuovi servizi digitali, grazie ai quali ora è possibile vendere auto usate in pochissimi passaggi e senza il pagamento e il disbrigo delle pratiche burocratiche – come passaggio ed eventuale demolizione – a carico del servizio stesso.
Settembre ha messo di buon umore il mercato delle auto nuove, registrando una crescita delle vendite del 6,4 % in Europa e del 3,3 % in Italia, confermando l’andamento positivo degli scorsi tredici mesi. Uno dei fattori incisivi di questa crescita sono stati i piani incentivanti introdotti in numerosi Paesi dell’Unione per risollevare un mercato già in crisi da più di sei anni.
In Italia, secondo le modifiche agli incentivi auto 2014 e 2015 nel decreto Sblocca Italia, potranno godere dei contributi – erogati sotto forma di riduzione del prezzo di acquisto del veicolo – coloro che sceglieranno un’auto a basso impatto ambientale (auto elettriche, ibride o con un livello di produzione di CO2 non superiore ai 95 g/km) entro il 31 dicembre 2015.
Nel dettaglio, gli incentivi per il 2014 hanno come limite massimo il 20% del prezzo totale del veicolo senza le imposte di legge e varieranno a seconda delle emissioni prodotte:
- Contributo massimo di 5000 Euro per emissioni fino a 50 g/km;
- Contributo massimo di 4000 Euro per emissioni fino a 95 g/km;
- Contributo massimo di 2000 Euro per emissioni fino a 120 g/km;
Nel 2015, invece, il contributo statale scenderà al 15% e avrà i seguenti tetti:
- Contributo massimo di 3500 Euro per emissioni fino a 50 g/km;
- Contributo massimo di 3000 Euro per emissioni fino a 95 g/km;
- Contributo massimo di 1800 Euro per emissioni fino a 120 g/km;
Per tutti coloro che già da tempo avevano in progetto di cambiare auto non rimane che affrettarsi per avvalersi dei contributi oppure aspettare l’arrivo di qualche nuova tecnologia ancora più green.