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L’IVA in Europa dal 1 gennaio

Con il nuovo anno entra in vigore una direttiva europea (la 2002/38/EC del 7 May 2002) che impone l’applicazione dell’IVA per servizi legati a trasmissioni radio e a certi campi dell’elettronica (come i servizi di hosting, cloud, sms, software, giochi online..) non più basandosi sulla sede legale del fornitore, ma sulla residenza fiscale del cliente.

Il cambio ha un impatto notevole, perché riguarda tutta la UE ed è fortemente legata ai settori che hanno al momento una crescita più accentuata (basti pensare alla crescita degli e-commerce, dei SaaS, degli ERP..). Ma soprattutto stravolge quelle logiche per le quali per l’erogazione di servizi digitali si preferiva posizionare la sede legale in un paese comunitario a tassazione agevolata: dallo scorso 1 gennaio 2015 è del tutto indifferente, ai fini dell’applicazione dell’IVA, ove essa sia.

La direttiva è stata poi ulteriormente perfezionata dalla 2008/8/EC del 12 February 2008 ( One stop shop ) che estende dai soli privati a tutti i rapporti di business che avvengono all’interno della comunità europea.

Dal punto di vista operativo è stato creato il MOSS, un portale WEB a cui possono accedere (facoltivamente) sia soggetti passivi UE che extra-UE, per regolarizzare trimestralmente i versamenti IVA. L’Agenzia delle Entrate ha preparato una pagina apposita.

Questo il comunicato ufficiale della commissione europea.

Scritto da Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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