Desideravo oggi occuparmi delle offerte di una banca poco conosciuta ai più e che, a mio avviso, ha una delle offerte attualmente più interessanti del mercato. Mi riferisco alla GBM banca (Gruppo Bancario del Mediterraneo). La banca in questione ha come obiettivo principale le piccole e medie imprese, ma offre una discreta gamma di prodotti finanziari per privati.
Prima di andare avanti, ritengo doveroso fare due premesse:
1) La banca in questione è stata al centro, in tempi piuttosto recenti, di una serie di polemiche.
E’ stata infatti sanzionata dalla Banca d’Italia per comportamenti poco corretti e se ne è parlato anche per commistioni poco chiare tra il mondo della politica e la sua dirigenza. A ciò si aggiunga che i suoi ultimi bilanci disponibili non parlano di una situazione proprio florida. Quindi chi è poco incline ad investire il proprio denaro in una banca che non sia “al di sopra di ogni sospetto” dovrebbe forse rivolgere l’attenzione ad altri prodotti.
2) Non è ancora possibile aprire il conto online.
La banca (il cui personale però mi ha garantito che le cose cambieranno) per adesso obbliga ad effettuare il riconoscimento in una delle proprie sedi (Milano, Roma, Bari, Barletta e Andria). Se si è quindi lontani da Roma, Milano o dalla Puglia, forse è il caso di lasciar perdere. Una volta aperto il conto però, esso ha piena e gratuita operatività online.
Fatte queste premesse, vi parlerò della scelta che ho fatto io, aprendo con questa banca un conto finalizzato poi ad un deposito vincolato ma con ottime possibilità di svincolo.
A determinate condizioni infatti, è possibile “spuntare” da questa banca un interesse molto allettante, considerate le condizioni asfittiche del mercato di questi tempi, con zero spese e bolli e con la garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Ma andiamo con ordine.
Il primo passo è aprire con la banca in questione il conto a zero spese che offre. Il conto si chiama “Open & Go”. E’ a costo zero se si opera online (bonifici, accredito stipendio, domiciliazione utenze, carta Bancomat etc.). Badate bene che, anche se indicata tra le spese fisse, è possibile rinunciare alla carta di credito e quindi evitare i 30,99 euro annuali di spesa per essa.
Una volta fatto ciò, sarà poi possibile aprire il conto deposito Step Up, a tassi crescenti.
Il conto deposito in questione è un po’ particolare, perché ha un funzionamento simile alle obbligazioni.
E’ possibile infatti ottenere rendimenti crescenti per un periodo massimo di 3 anni. Se si tiene una somma congelata per almeno sei mesi, si avrà ad esempio l’1,50% lordo (calcolato su base annuale), se la si tiene per un anno l’interesse sarà dell’1,80% (dal 7 al 12° mese) e così via, fino ad arrivare alla “permanenza massima” di 3 anni, che garantisce un interesse del 3,40% per gli ultimi sei mesi.
La media, se si “resiste” per tutto il tempo, è del 2,50% lordo. L’imposta di bollo è a carico della banca e gli interessi vengono corrisposti con cedola semestrale (ecco la similitudine con le obbligazioni).
Come scrivevo prima c’è la copertura del FIDT e se si ritira la somma viene garantito un interesse dello 0,25% per i giorni intercorsi dall’ultima cedola (o dall’apertura del deposito) senza penali applicate.
L’apertura del deposito può essere fatta anche per corrispondenza ed è previsto un investimento minimo di 5.000 euro, assolutamente quindi in un’ottica da “piccolo risparmiatore”.
Nota per me positiva: per l’accesso al conto NON si usano token o altri ammennicoli vari. Ci sono da inserire userid e password ed un PIN dispositivo (quando c’è da fare un bonifico, ad esempio). E’ possibile impostare il sistema in maniera tale che venga inviata una notifica mail in caso di disposizioni effettuate, così da preservare in maniera più che sufficiente, a mio avviso, la sicurezza, senza riempirsi di aggeggi vari da portare sempre con sé (token, lettori tipo calcolatrice etc.).