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Prestiti erogati dai supermercati

Prosegue la collaborazione con il magazine prestiti.opinionzine.com

Da qualche tempo, oltre ai tipici generi alimentari, vestiario e prodotti farmaceutici da banco, è possibile andare al supermercato anche per chiedere un prestito. In Francia e nel Regno Unito da anni le grandi catene di supermercati competono con il sistema bancario nell’offrire servizi finanziari, adesso questa tendenza sta prendendo piede anche in Italia.

Il primo gruppo ad aver sperimentato questa via nel Bel Paese è il francese Carrefour, il quale a novembre 2011 aveva già inaugurato 23 filiali e ora ne ha in cantiere altre 7 da aprire entro la fine di questo anno. In patria, Banca Carrefour, con vent’anni di attività e oltre 2,5 milioni di clienti, ha raccolto 1,6 miliardi di euro e adesso, con l’autorizzazione avuta dalla Banca d’Italia a concedere finanziamenti, prestiti ed erogare mutui, spera di raggiungere lo stesso successo anche nel mercato italiano.

Non si tratta di sportelli virtuali, bensì di una struttura con sportelli fisici che punta sugli orari no-stop dei supermercati aperti fino alle 22 anche di domenica e che offre tassi vantaggiosi grazie alle agevolazioni di cui godono gli istituti stranieri.

Il prestito Carrefour Banca è un prestito personale, il cliente decide autonomamente dove spendere il capitale erogatogli senza necessità di dare alcuna spiegazione all’istituto. L’importo minimo erogabile è pari a 3.500 euro, il prestito massimo è invece di 30mila euro da restituire con un piano di ammortamento non superiore ai 10 anni (120 rate).

Il tentativo di offrire prestiti alla propria clientela è stato fatto anche dal colosso francese della distribuzione Auchan con la finanziaria controllata Banque Accord la quale, in collaborazione con Unicredit, ha raggiunto l’obiettivo di offrire prestiti fino a 30mila euro, ma anche carte di credito. La natura di “banca non banca” le dà il vantaggio di non dover aprire conti correnti.

Il modello Coop è invece costruito sulla solidarietà: i soci Coop possono aprire un libretto di prestito presso qualsiasi punto del gruppo depositando fino a 33mila euro. Le operazioni di apertura e chiusura sono gratuite, ci sono tassi ad hoc per le famiglie meno abbienti e le desperate housewives possono pagare la spesa a fine mese senza costi aggiuntivi.

L’inizio dell’era dei supermercati ibridi  è di certo tra gli effetti della crisi di fiducia che sta investendo il sistema bancario; gli anglosassoni usano l’espressione “there are no free lunches”, non esistono pasti gratis, per esprimere il concetto che se si vuole andare avanti anziché tornare indietro, bisogna creare nuovo valore, anche in finanza.

(fonte prestiti.opinionzine.com)

Scritto da Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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