PiccoloRisparmio

Quella stangata non ci tocca

La proposta di aumento stellare dell’imposta sui depositi titoli contenuta nel testo della manovra fiscale del Governo non toccherà chi, come noi, da tempo predilige precauzionalmente solo ed esclusivamente i conti di deposito.

La proposta prevede di passare dagli attuali 34,20 a 120 euro annui, e, ciliegina sulla torta, dal 2013 addirittura in misura variabile da 150 a 380 euro a seconda che il montante titoli sia inferiore o superiore ai 50k.

I prudenti  lettori di questo blog, fiutata da tempo l’aria pessima che tira, già da anni hanno abbandonato i bond, e ancor prima le azioni, per sposare i conti di deposito. Per ques’ultimi, che continuano ad essere equiparati ai c/c tradizionali, non sono previste novità. Per cui al momento possiamo dormire sonni tranquilli.

Al contrario aspetteremmo invece con soddisfazione la ventilata riduzione al 20% dell’imposta sugli interessi, contro l’assurdo e impopolare 27% attuale. Se ne è parlato in occasione di questa manovra fiscale ma il mio fiuto percepisce che su questa proposta i signori del governo non hanno purtroppo fretta.

E se in futuro, visto il loro crescente successo che non potrà passare inosservato, dovessero estendere la superimposta anche ai conti di deposito? Allora sarà per noi l’occasione di spostare definitivamente non più una semplice quota ma bensì l’intero montante dei nostri risparmi nei conti esteri che già abbiamo acceso e della cui accensione non possiamo che sentircene sempre più soddisfatti.

 

Scritto da Mauro Corradi

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