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Rendimento dei conti di deposito

I conti deposito rappresentano una forma di investimento che va bene per tutti i tipi di portafoglio e tutte le tipologie di risparmiatori, in quanto presentano due caratteristiche fondamentali: elevata liquidità e basso rischio. Quindi la domanda che bisogna porsi non è se valga la pena o meno aprire un conto deposito, ma la percentuale di risparmi da destinarvi e il tipo di conto deposito con il livello di rendimento più elevato.

Il rendimento dei conti deposito: libero o vincolato

Uno degli aspetti più graditi dei conti deposito sta nel fatto che presentano un numero limitato di opzioni tra cui scegliere.

La prima scelta va fatta tra conto deposito libero o vincolato. A riguardo va fatta una premessa e cioè che la essa dipende essenzialmente dal futuro impiego dei risparmi, ovvero se ne è già previsto l’utilizzo oppure no. Le differenze principali tra queste categorie sono quindi che:

Liquidazione interessi in via anticipata o posticipata

Quindi è il tasso di interesse a costituire l’elemento principale per calcolare la convenienza di un conto deposito rispetto ad un altro. A riguardo bisogna fare anche una ulteriore considerazione prima di affrontare le modalità di calcolo, dato che le banche possono liquidare gli interessi in via anticipata oppure posticipata.

I conti deposito liberi prevedono solo la liquidazione posticipata, mentre quelli vincolati possono prevedere sia l’una che l’altra modalità. Ora quando ci si trova a dover calcolare il possibile rendimento dovuto al conto deposito, la natura di interessi anticipati o posticipati, cambia le modalità di calcolo? Assolutamente no, poiché non si ha un calcolo di interessi “composto”, ed in entrambi i casi questo deve essere fatto solo sul montante o capitale.

Il calcolo degli interessi

Per calcolare gli interessi basta utilizzare il tasso netto. Il calcolo, da quando l’aliquota applicata è stata fissata al 20%, è molto semplice, in quanto basta moltiplicare al tasso applicato lo 0,8 (es. se il tasso è del 2%, moltiplicato per 0,8 si ottiene il tasso netto dell’1,6%), quindi il valore ottenuto viene moltiplicato per il capitale depositato.

Nel caso del deposito libero si segue la stessa regola, ma dato che il tasso di interesse è su base annua, il valore ottenuto va diviso per il numero di giorni dell’anno e moltiplicato per quello in cui il denaro resta sul conto deposito. Tuttavia per calcolare il rendimento netto dell’investimento, non basta basarsi solo sul tasso di interesse netto, ma bisogna considerare anche i costi legati al conto deposito e l’imposta di bollo.

Le banche oggi offrono conti deposito che non presentano spese di apertura, chiusura e gestione, ed alcune si fanno anche carico dell’imposta di bollo stessa (per queste le modalità di calcolo non cambiano).

Il calcolo con l’imposta di bollo

Attualmente, dopo un periodo di transizione, l’imposta di bollo a regime è passata all’1,5 per mille, con un minimo di 34,20 euro all’anno, mentre non è prevista alcuna soglia massima.

Per calcolare il rendimento netto quindi, bisogna considerare il costo dell’imposta di bollo. Le banche sono solite calcolarla con scadenza trimestrale e liquidarla su base annuale spesso con differenti addebiti (per poter effettuare i conguagli necessari per il raggiungimento dei 34,20 euro qualora questa non fosse stata raggiunta dai depositi).

Esempi di calcolo: calcolo del tasso di interesse netto e rendimento netto

Calcolo tasso netto: 0,80 x 1% = 0,8%

Calcolo interessi al netto dell’aliquota fiscale (del 20%): 20.000 x 0,8% = 160 /365 = 0,438 x 306= 134 euro

(dove 306 sono i giorni tolti Gennaio e Febbraio)

Rendimento netto con conto senza imposta di bollo: 134 euro

Rendimento netto con conto deposito con imposta di bollo 134-34,20 = 99,8 euro

Calcolo tasso netto: 0,80 x 1,5% = 1,2%

Calcolo interessi al netto dell’aliquota fiscale (del 20%): 20.000 x 1,2% = 240

Rendimento netto con conto senza imposta di bollo: 240 euro

Rendimento netto con conto deposito con imposta di bollo 240-34,20 = 205,8 euro

Da sottolineare che:

– il calcolo resta uguale per durate di vincolo superiori
-Nel caso in cui per importi si superi la soglia minima dell’imposta di bollo il calcolo avverrà moltiplicando il capitale K per il 1,5 per mille

Doriana Resta
contodeposito.org

Scritto da Doriana Resta

Laureata in scienze della comunicazione, ho fatto della mia passione, la scrittura, un lavoro gratificante.

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