Il 31 luglio scorso il parlamento ha definitivamente approvato la revisione del modulo fiscale più odiato dagli appassionati di investimenti all’estero. Ora dovrebbe essere veramente più semplificato.
C’era voluto più di un richiamo da parte della comunità europea per forzare il legislatore italiano a revisionare un modulo RW che più burocratizzato di così non poteva essere. Finalmente ora il fatto è compiuto. A partire da Unico 2014 scompariranno definitivamente le sezioni I e III, quest’ultima in particolare ci aveva fatti angustiare un pò tutti. Ora resterà da compilare solo la sezione II, decisione più che accettabile in quanto mi pare legittimo, ovvio e comprensibile che si debba dichiarare al fisco il montante al 31/12 dei capitali investiti all’estero, suddivisi per stato, ma nulla di più. Basta con l’odiata indicazione di tutti i movimenti da e per l’estero con tanto di codici abi, cab e stupidaggini varie.
Ridotta anche la sanzione per chi ometterà di compilare il modulo: dal 3% al 15%, mentre in precedenza era dal 10% al 50%.
Scompare inoltre ogni riferimento al limite dei 10k euro al di sotto del quale in precedenza, secondo alcuni, non andava compilato il modulo. Secondo la mia interpretazione, non condivisa da altri, tale limite valeva solo per la compilazione della sezione III (ora soppressa) e non anche per la sezione II per cui, se tale mio pensiero era corretto, esso trova conferma in tale mancato riferimento nella nuova normativa, in quanto sopprimendo la sezione III è ovvio che simultaneamente debba scomparire il riferimento ai 10k.