Il conto corrente Hypo Maxi 2%, offerto dalla Hypo Alpe Adria Bank, così come viene presentato, è una presa in giro dei risparmiatori: non ci cascheremo.
Nel 2010, in piena era tecnologica nella quale anche il più piccolo dei risparmiatori si è evoluto a livelli di conoscenza fino a pochi anni fa impensabili, è incredibile assistere ancora a tentativi ingannevoli di presentazione dei propri prodotti.
Premetto che è diritto di ogni banca applicare le tariffe che vuole ai propri conti correnti, ma è anche diritto del potenziale cliente disporre di messaggi chiari e non ingannevoli.
La Hypo Alpe Adria Bank è la succursale italiana della austriaca Hypo Alpe Group. Presente in Italia dal 1989 come istituto di leasing, nel 1998 ottiene la licenza bancaria e si espande nel nord Italia fino alle attuali 27 filiali. Non si è mai distinta in offerte aggressive nei confronti dei risparmiatori, i prodotti offerti non sono mai stati competitivi, a differenza della concorrente austriaca Kartner Sparkasse Italia che offre permanentemente conto a costo zero, conto di deposito libero e conto di deposito vincolato.
La Hypo Alpe Adria Bank non si è mai sognata di offrire qualcosa di simile, ed ora, forse nel far finta di voler competere, si è inventata questo conto corrente che viene presentato con un allettante rendimento del 2% fino al 2012 (in realtà è fino al 31/12/2011) ed un’infinità di servizi “gratuiti”. Nessun riferimento a costi, quindi. Apparentemente tutto bello e gratuito. Solo andando a leggere ‘attentamente’ tra le righe del foglio informativo, si scopre che è previsto un canone mensile di ben 12,50 euro!
Se questi sono i metodi di acquisizione della potenziale clientela, i signori della Hypo Alpe Adria sappiano che non andranno lontano perché i risparmiatori italiani hanno ormai gli anticorpi per discernere ciò che è serio da ciò che è ingannevole. Per cui se questa banca vuole conquistare nuova clientela deve farlo con i fatti, non con le illusioni. Prendendo a riferimento la esemplare concorrente Kartner Sparkasse Italia.
Scritto da Mauro Corradi
