In questi giorni molti utenti alle prese con la denuncia telematica dei redditi lamentano la scarsa intuitività dei programmi Unicoweb e Uniconline. E’ una tragicommedia all’italiana che si ripete ogni anno.
La notizia che i lettori ci danno sulle difficoltà riscontrate nell’ utilizzo di Unicoweb e Uniconline mi addolorano e mi rattristano. Non che io non fossi a conoscenza delle vetustà dei mezzi telematici che l’Agenzia delle Entrate, come anche l’Agenzia del Territorio, mettono a disposizione dei contribuenti, ma la speranza che col tempo si sforzassero di apportarvi miglioramenti significativi sinceramente ce l’avevo. Speranza disattesa anche quest’anno. Io uso Uniconline dai tempi del suo debutto e tutti gli anni è la medesima solfa. Sempre problemi, sempre scarsa intuitività, nessun miglioramento percepibile. Stressarsi nel dover pagare. E’ veramente il colmo. Sembra quasi che lo stato si diverta a mettere il bastone tra le ruote ai contribuenti. Dopo averli stressati con leggi ambigue che cambiano ogni giorno, lo stato infligge loro l’ultima umiliazione facendoli impazzire pure per pagare il dazio alla sua inefficienza. La misura è colma: fino a quando sopporteremo tutto ciò? Voglio sperare che gli stati esteri dove tutti noi abbiamo depositato parte dei nostri risparmi siano più diligenti e rispettosi verso i propri contribuenti. Non ho motivo per dubitarne.
Scritto da Mauro Corradi
