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Torna lo spettro del default

Negli ultimi giorni, tra il Grande Fratello e idiozie varie, i telegiornali si sono finalmente occupati in prima notizia del debito pubblico fuori controllo di alcuni paesi Ue quali Grecia, Spagna e Portogallo.
E l’Italia?
L’Italia, in passato sempre oggetto di continui richiami causa il suo eccessivo debito pubblico, è incredibilmente sparita da questa lista nera dei paesi Ue troppo indebitati.
Sembrerebbe essere diventata improvvisamente virtuosa.
Nessuno l’ammonisce più.
Ma prima di gridare al ‘miracolo’ facciamo insieme un pò di conti.
La Grecia ha un debito pubblico pari al 98% del pil, 11milioni di abitanti per un riparto del debito pubblico di 24.068 EUR procapite.
La Spagna ha un debito pubblico pari al 57% del pil, 45 milioni di abitanti per un riparto del debito di 13.061 EUR procapite.
Il Portogallo ha un debito pubblico pari al 81% del pil, una popolazione di 10 milioni di abitanti per un riparto del debito pubblico di 12.400 EUR procapite.
Questi secondo le cronache finanziarie attuali sarebbero i paesi dell’area euro con i conti pubblici più disastrati.
Vediamo allora di confrontarli con i dati dell’Italia.
Il nostro paese ha un debito pubblico pari al 115% del pil, una popolazione di 58 milioni di abitanti per un riparto del debito pubblico pari a 30.378 EUR procapite.
Come vedete i dati parlano da soli. L’Italia, pur non essendo citata in questa tornata di ammonimenti sui conti pubblici,  è messa peggio delle tre ammonite!
Evidentemente in economia, come un politica, chi è più bravo a raccontar balle la può far franca. Almeno fino al default. Come in Argentina dieci anni fa.

Scritto da Mauro Corradi

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