Nell’ambito della recente revisione semestrale (che avviene ogni anno il 1° febbraio e il 1° agosto) il governo francese ha mantenuto invariato allo 0,75% il rendimento del livret A. Tale tasso viene mantenuto invariato dal 1° agosto 2015 (nonostante già allora ci fossero le condizioni per un suo abbassamento) grazie all’impegno del governo di non applicare momentaneamente i metodi di calcolo legati all’inflazione perché avrebbero portato al quasi azzeramento del tasso, cosa che il governo si sforza di evitare per scongiurare una fuga di massa da questo strumento di risparmio storicamente il più apprezzato ed amato dai francesi.
In questo modo il Livret A si mantiene il conto di deposito libero più renumerativo in Francia, dato che i conti di deposito libero offerti dalle banche (denominati ‘Compte sur Livret’) offrono rendimenti mediamente dallo 0,2% allo 0,4%. Rendimenti risibili, storicamente a livelli mai visti dal dopoguerra, lo stesso PEL (investimento vincolato da 4 a 10 anni) è sceso all’1% di rendimento.
Questi prodotti descritti (Livret A, PEL, Compte sur Livret) sono gli unici accendibili anche dai non residenti francesi. Altre forme di risparmio (di rendimento comunque altrettanto risibile) sono esclusivamente riservate ai francesi residenti.
Io presso Bnp-Paribas ho acceso tutti tre questi prodotti, fortunatamente il PEL lo accesi quando ancora rendeva il 2%, per cui beneficio di un rendimento ancora sufficiente. Il Compte sur Livret l’ho quasi azzerato in quanto offre solo lo 0,3%. Sul Livret A mantengo una discreta somma in quanto lo 0,75% non è comunque da disprezzare in un’ottica di delocalizzazione dei risparmi al di fuori dell’Italia per ragioni prudenziali. Ricordo che il Livret A prevede un plafond massimo di € 22.900. Oltre tale soglia di giacenza non viene riconosciuto alcun rendimento.