Sono stato sollecitato a parlare di questa opportunità, che non avevo finora recensito a causa della necessità (apparente) di recarsi in filiale per il riconoscimento, perché l’Australia costituisce una meta interessante, sia che ci si vada per vacanza o lavoro, sia che si decida di fare il grande salto e trasferirvisi.
L’Australia è tuttora uno dei pochi paesi con un rating a tripla A (come la Svizzera), pochi dubbi quindi sulle opportunità legate alla possibilità di avere una posizione bancaria all’altro capo del mondo senza rischiare con piccole isole offshore.
La procedura che segue non è stata testata, anche se spero che il lettore che mi ha scritto (o qualche altro lettore di questa recensione) avrà cura di darci un feedback nel momento in cui percorrerà tutto l’iter.
La banca di riferimento è la National Australian Bank Limited (NAB), uno dei quattro principali istituti nazionali con regolare licenza bancaria. Il motivo è presto detto: prevede la possibilità di aprire un conto corrente con procedura online a chi è intenzionato a recarsi fisicamente in Australia entro i successivi 12 mesi dall’applicazione.
Oltre al conto è possibile aprire dei conti di deposito denominati NAB Reward Saver e NAB iSaver.
Per poter sottoscrivere il contratto a distanza è necessario possedere un passaporto non scaduto e fornire un indirizzo e-mail attraverso il quale avverranno le comunicazioni in lingua inglese. Tuttavia gli addebiti in conto non saranno permessi finché non sarà completato l’iter di riconoscimento.
In questa pagina il riepilogo delle condizioni economiche (di fatto vi sono commissioni solo su bancomat e carte di credito).
Detto questo, nella pagina in cui è procedere all’apertura del conto si fa riferimento alla possibilità che una terza parte si sia interessata di interfacciare il cliente nel suo paese di origine con NAB; cito:
[..] In situations where you have been directly referred to NAB via a third party located in your origination country [..]
e che scarichi quindi l’obbligo per l’antiriciclaggio per il quale è previsto che la banca effettui il riconoscimento in filiale. Non è disponibile alcuna altra informazione, ma è possibile che si possa agire o tramite qualche partner commerciale o magari tramite l’ambasciata australiana in Italia. E dato che il conto è apribile anche da chi non ha interesse a ricevere alcun visto, in quanto puro investitore, immagino che contattando la banca direttamente si possano avere chiarimenti in merito a tale autenticazione remota. Vi aggiorno se ho novità su questo fronte.