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Conto offshore nella Repubblica Dominica

Come anticipato nei commenti del post sulle banche non autorizzate, recensiamo una delle prime banche offshore che abbiamo individuato che hanno sede nei caraibi ed esattamente nella Repubblica Dominica (da non confondere con la Repubblica Dominicana).

Il nome della banca è Griffon Bank Limited e presenta un sito istituzionale molto curato e documentato, con versioni in quattro lingue: inglese, spagnolo, francese e tedesco.

Per quanto riguarda la “carta d’identità dell’istituto è possibile identificare con pochi click:

mentre informazioni specifiche sui conti di appoggio a disposizione per facilitare i trasferimenti bancari restano riservate per i soli correntisti.

Conto corrente

E’ possibile aprire un conto corrente (privato o business) presso la Griffon Bank compilando il form e inviandolo via posta presso i loro uffici. Anticipandoli via fax la procedura verrà immediatamente presa in carico (la banca è attiva 24h/7) e se la richiesta viene accolta si riceve immediatamente il numero di conto sul quale si dovrà versare una cifra minima di 5000USD.

Al form andranno allegati:

Non appena la banca riceve tutta la documentazione via posta e verifica l’accredito, invia al domicilio del correntista un pacco cliente contenente i tre livelli di sicurezza previsti per la gestione del conto dalla banca: un login personale, la password, il token (Digital Signature). Nel form è possibile specificare diversi indirizzi cui inviare le tre informazioni.

L’accesso online al proporio conto permette di monitorare tutti i movimenti, disporre di trasferimenti internazionali, effettuare cambi tra valute (0,01% di commissione), depositare ulteriori somme oltre che comunicare con la banca in una delle quattro lingue supportate.

Il conto ha un costo mensile di 10USD, cui si aggiungono i costi per i trasferimenti di denaro:

Per i bonifici in uscita, a seconda del percorso che viene stabilito tra circuiti bancari e conto di destinazione, possono applicarsi ulteriori costi che possono arrivare sino a 61USD per singola movimentazione.

Carta di credito

Come carta di credito ricaricabile, si può scegliere tra VISA e MASTERCARD con diversi livelli di servizio (dal base all’oro) che fanno variare il costo di emissione tra i 50USD e i 300USD. Da considerare che è prevista anche l’emissione di MAESTRO (50USD) o MASTERCARD (100USD) anonime.

Prima dell’emissione si deve essere già correntsti ed è necessario che sul conto sia presente una cifra compresa tra a 1200USD e 7000USD a seconda della carta scelta. L’utilizzo come POS è privo di costi, mentre si paga 1,5EUR al mese per l’estratto conto ricevuto via e-mail.

Conti di deposito

Il conto corrente non prevede riconoscimento di interessi (non ho trovato alcuna indicazione per la verità), ma sono disponibili dei conti di deposito liberi e vincolati con interessi davvero elevati che possono essere aperti e gestiti dai correntisti senza ulteriori costi.

Il deposito libero prevede un preavviso su eventuale recesso di almeno un mese e riconosce l’interesse del 3,25% se gestito in euro.

Se si opta invece per il conto di deposito vincolato, l’interesse sale e di molto; per i soli conti in euro abbiamo:

10-49.9k per 12 mesi, un interesse del 4,25%
50-99.9k per 12 mesi, un interesse del 4,50%
100k+ per 12 mesi, un interesse del 4,75%

10k-49.9k per 24 mesi, un interesse del 4,50%
50k-99.9k per 24 mesi, un interesse del 4,75%
100k+ per 24 mesi, un interesse del 5,00%

Il contratto che va accettato durante la sottoscrizione è presente a questo link.

Dati i diversi costi applicati, per beneficiare in modo proficuo degli interessi elevati, va considerata una cifra di un certo rilievo. Per chi ha la possibilità, è possibile però ottenere un servizio di un certo rilievo che può essere gestito autonomamente senza intermediari o fiduciarie.

Facciamo un esempio:

Dalla cifra iniziale restano quindi 9850USD (*) che renderanno 418,6USD: l’interesse effettivo sui 1
0k iniziali sarà quindi del 4,19% (lordo) sul quale si applicheranno poi ritenute in dichiarazioni dei redditi.

Chiaramente al discorso va applicato anche il rischio di cambio EUR/USD, dal momento che il dollaro è la  valuta di riferimento per la banca, tuttavia il gioco potrebbe valere la candela.

anonime

Scritto da Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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