PiccoloRisparmio

Risparmiare sul pagamento del bollo auto

Ho parlato in più di un’occasione dei vincoli burocratici che circondano una delle imposte più mal digerite, quella del “bollo” auto.

Conduco personalmente una battaglia di principio per ciò che concerne la modalità di pagamento verso la PA (che nel caso del bollo auto riguarda un versamento presso l’erario rappresentato dalla Regione) che come ho già indicato, deve essere reso possibile a mezzo di bonifico (bancario o postale) e in questo specifico caso, quindi, senza dover passare per il l’associazione privata dell’Automobile Club d’Italia o per la banca e ACI insieme.

Nonostante abbia incontrato funzionari disponibili (devo riconoscere anche pazienti, vista la straordinaria unicità della mia richiesta), mi aspetto di ricevere ulteriori avvisi bonari da parte dell’ACI per il fatto che il pagamento effettuato via bonifico non viene affatto registrato nella base dati della Regione (e a nulla è valso far quindi pervenire ricevuta del pagamento o giro della distinta di pagamento via e-mail contestualmente al pagamento), perché per ammissione degli stessi funzionari, esso viene regolarizzato manualmente solo su specifiche segnalazioni, come appunto quelle che originano dall’apertura di pratiche contenziose attivate neanche dalla Regione, ma proprio dall’ACI che ha libero accesso alla base dati.

Devo dire però che quest’anno ho avuto una piacevole sorpresa: diligentemente ero andato a verificare l’ammontare da versare, non dando per scontato che coincidesse con quello degli anni passati e non trovando al primo colpo la maschera di interrogazione nel sito dell’ACI ho fatto una ricerca su Google, trovando la pagina istituzionale dell’Agenzia delle Entrate relativa al calcolo basato sulla targa del veicolo. Negli anni passati avevo notificato che solo poche regioni erano agganciate (ad esempio la mia Regione Umbria non lo era), ma quest’anno ho scoperto che tranne per i residenti nella provincia autonoma di Bolzano, è possibile conoscere il bollo per qualunque residente italiano, a prescindere di dove si risieda!

L’esito dell’interrogazione è una scheda dettagliata con lo stato attuale del proprio bollo, comprensivo di eventuali sanzioni per ritardi.

Un servizio oltre che utile necessario, perché prima l’unica alternativa era contattare la Regione o passare per l’ACI, che ha come unico limite la fascia oraria di interrogazione, ristretta tra le 7 di mattina e mezzanotte di ogni giorno, ma è totalmente gratuita.

Auspico che non troppo lontano nel futuro, se questa tassa dovrà permanere, la si possa pagare con un semplice F24 nel proprio home-banking o direttamente nel sito dell’Agenzia delle Entrate.

Scritto da Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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