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Piccoli e Buoni

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4 Aprile 2012   |   Conti di deposito

Piccoli e Buoni

Sono felicemente diventato papà da qualche giorno di una bellissima bimba (lo so, tutti i neopapà dicono la stessa cosa.. non importa) e non potevo non trovare una scusa per dirlo anche a tutti i lettori di PiccoloRisparmio.

E visto che, per inciso, già qualcuno in passato mi aveva chiesto di interessarmi ai prodotti di risparmio dedicati ai minori, approfitto del lieto evento per parlare dei Buoni Fruttiferi Postali “Dedicati ai Minori”, un prodotto interessante di BancoPosta che sto valutando seriamente di aprire per la mia piccola. Oltre a essere un BFP, può associarsi anche un piano di accumulo chiamato “Piccoli e Buoni” da valutare in abbinamento a un conto o un libretto postale sempre dedicato ai minori.

Indubbiamente BancoPosta con il marketing ci sa fare, ma la proposta sembra effettivamente valida.

Partendo infatti dal presupposto che per i nuovi nati si pensa di aprire solitamente libretti postali o comunque forme vincolate di risparmio, sia per orizzonti temporali mediamente lunghi sia per evitare che genitori spendaccioni possano attingere a tali risorse nel tempo, l’offerta di BancoPosta ha l’indubbio vantaggio di essere alla portata di tutte le tasche ed estremamente semplice.

Libretti nominativi speciali dedicati ai minori

Si tratta di tre diversi libretti, consequenziali come formula perché abbinati all’età del minore: si parte con Io Cresco (0-12 anni), cui succede Io Conosco (12-14 anni) e infine Io Capisco (14-18 anni). Per l’apertura di ciascuno è necessario un versamento minimo di 10€ e la giacenza massima non può superare i 10mila €, prelievi e versamenti dei genitori vanno eseguiti congiuntamente, mentre terzi, purché maggiorenni, possono liberamente versare (es. tipico di nonni o zii che fanno dei regali).

Nello stile dei libretti postali, non hanno costi di apertura/chiusura e gestione e gli interessi sono attualmente tassati al 12,5%.

  • Io Cresco (0-12 anni) può essere aperto anche da un solo genitore, munito di carta di identità e dei codici fiscali di entrambi i genitori e del nuovo nato. Attualmente offre il 3,20% lordo di interesse annuo
  • Io Conosco (12-14 anni), stesse condizioni di apertura di Io Cresco, offre anch’esso il 3,20% lordo di interesse annuo
  • Io Capisco (14-18), stesse condizioni di apertura di Io Cresco, offre sempre il 3,20% lordo di interesse annuo e al raggiungimento del 18° anno di età del minore viene convertito automaticamente in un Libretto ordinario

 

Le differenze fondamentali riguardano la possibilità di versare per il minore (non consentito con Io Cresco) e i massimali di prelievo tra i tre tipi di libretto. Infine sia nel caso di Io Conosco che Io Capisco, può essere associata al Libretto una carta postamat chiamata Carta Io e molto simile alla Libretto card associata al Libretto ordinario, anch’essa senza costi.

 

Buoni Fruttiferi Postali “Dedicati ai minori”

Il libretto postale è identificato generalmente come il prodotto di risparmio più semplice per accompagnare il minore nella sua crescita, ma chiaramente non offre interessi particolarmente appetibili rispetto ad esempio a conti di deposito che genitori esperti (magari lettori di PiccoloRisparmio) conoscono benissimo. Quindi perché lasciare somme nei libretti senza cercare di spuntare interessi maggiori? Come anticipato, i prodotti postali hanno l’indubbio vantaggio di vincolare al minore i risparmi e quindi ne tutelano anche altri di interessi.

Ma sempre BancoPosta offre un Buono Fruttifero “Dedicato ai minori”, che permette di ottenere interessi migliori, vincolando su un periodo legato alla minore età e non smobilizzabile prima dei 18 anni dello stesso (a meno di coinvolgimento di un giudice tutelare).

In virtù di un vincolo così stringente, vengono offerti interessi crescenti con l’età stessa a partire dal 2,30% lordo dei primi 18 mesi fino ad arrivare al 5,73% ai 18 anni (in riferimento alla serie attuale M70, disponibile dal primo aprile scorso). A scadenza vengono restituiti tutto il capitale e tutti gli interessi e possono essere aperti in qualunque momento tra 0 e 16 anni di età del minore.

Anche i BFP sono tassati al 12,5%.

 

Piccoli e Buoni

Sul BFP “Dedicato ai minori” può associarsi un piano di accumulo chiamato Piccoli e Buoni che preleverà regolarmente da un libretto postale o da un conto postale una cifra mensile che sarà aggiunta al capitale investito nel BFP. L’importo minimo della rata di ingresso e quella periodica è fissato in 50 euro e può essere scelto come giorno di addebito il 5 o il 27 del mese. Il periodo può essere scelto tra mensile, trimestrale, semestrale o annuale, ma in qualunque momento è possibile versare rate extra.

L’ultima rata sottoscrivibile è quella versata prima del compimento del 16° anno, mentre al compimento del 18° anno tutta la cifra sarà liquidata nel Libretto intestato al minore.

Ultima nota interessante, il Rendimento Oro: per chi sottoscrive Piccoli e Buoni, vi è una maggiorazione di rendimento dello 0,25% lordo se durante l’anno si è superato del 10% (e non il 35% previsto) la cifra presente 12 mesi prima.

 

*** Aggiornamento del 30/11/2014 ***

Non so quanti tra i lettori, trovandosi nella mia stessa condizione ha aperto e mantenuto i PAC di cui ho parlato e che riscuotono ancora un certo successo. Chi ha avuto questo coraggio si sarà abituato a trovarsi perennemente di fronte impiegati postali che cadono dalle nuvole quando ci si presenta per fare versamenti spot su un piano di risparmio che compare solo a terminale, in quanto dematerializzato, con evidentemente pochissimi clienti (o forse clienti che non effettuano frequentemente versamenti spot).

Nel mio caso, pur avendo scelto l’ufficio postale cittadino principale, mi devo comunque armare di pazienza e dare suggerimenti nel caso mi trovo di fronte a qualche impiegato in evidente difficoltà a reperire la giusta scheda.

La prima difficoltà consiste nel farsi fornire il modulo per i versamenti (il medesimo compilato in fase di apertura) che non compare neanche sul sito delle Poste. Nel mio caso, mi sono fatto dare una copia in più e ho provveduto a scansionarla, ma ho poi trovato un cortese operatore postale che nel loro forum ha indicato un link privato dove scaricare il modulo in pdf.

Per comodità mia e dei pochi coraggiosi lettori che dovessero averne bisogno, ho caricato una copia di quel documento anche a questo indirizzo: Modulo Piano di Risparmio PdR e consiglio di allegare direttamente una fotocopia del documento di identità (da indicare nel modulo) che immancabilmente dovrà essere ricensito anche se siamo clienti da decenni e il documento non è scaduto dall’ultima operazione.

Nel mio caso, avendo ora due figlie, i moduli si raddoppiano e spero così di ottimizzare la parte burocratica di quello che considero essere ancora un ottimo prodotto, almeno per le mie esigenze.

Scritto da Massimiliano Brasile

Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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4 Aprile 2012   |   Conti di deposito

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