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Prima applicazione commerciale della fusione fredda

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7 Gennaio 2012   |   Energia

Prima applicazione commerciale della fusione fredda

Argomento controverso, persino tra i commentatori del precedente articolo, ma degno di attenzione alla luce dei recenti risultati raggiunti da parte dell’imprenditore Andrea Rossi di cui tutto il mondo ha parlato.

Il cuore della soluzione è una scatola nera in attesa di brevetto internazionale denominata E-Cat (Energy Catalizer) che sarà presumibilmente venduta a partire dal prossimo autunno.

Nel frattempo le dimostrazioni dello scorso ottobre, offerte a un pubblico internazionale e quindi riprese da ogni media, hanno sicuramente riacceso l’attenzione su quella che potrebbe rivelarsi la scoperta in grado di rivoluzionare ciò che consideriamo fisica obbligandoci a rivedere posizioni consolidate.

Al di là delle speculazioni, quello che conta sono i numeri: quanta energia fornisco al sistema e quanta ne genera in autosostentamento. Apparentemente la soluzione di Andrea Rossi offre un bilancio molto positivo (rapporto 33:1), rilevato dai cronisti presenti alle dimostrazioni, ma come afferma lui stesso sarà il mercato a stabilire se la soluzione è valida o meno.

La stima di prezzo del singolo e-cat, inizialmente da destinare unicamente al riscaldamento delle abitazioni, dovrebbe collocarsi intorno ai 2000 dollari.

Ampio l’eco mediatico. Per citare alcuni magazine tra i più noti: WIRED e Focus che segue direttamente la vicenda. Ma sono molte le fonti che monitorano le dichiarazioni attorno a E-CAT (qui una disamina).

Scritto da Massimiliano Brasile

Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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7 Gennaio 2012   |   Energia

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