Mercato unico dei servizi europeo
Scritto da Barbamamma
15 Settembre 2010 | Predefinito
Quando esce una legge, o dopo un processo legislativo lungo, si arriva ad una data di start, ma succede spesso che gli effetti di alcune leggi si sentano dopo tempo, a volte anni.
E’ quello che avverrà con il “mercato unico dei servizi” che dopo una serie di agende e direttive europee è partito nel 2010.
Ve ne eravate accorti? No, sicuramente no, ma tra un po’ di tempo ve ne accorgerete. Intanto spieghiamo cos’è.
Insieme alla libera circolazione delle persone, ci sarà effettivamente anche quella dei servizi. Ovvero se svolgo una attività in Germania posso offrire il mio servizio anche in Italia.
Io dico che questa è una rivoluzione di enorme portata, spero che riusciate a seguirmi in alcuni ragionamenti per capire l’importanza e a non sottovalutarlo perché determinerà equilibri economici nuovi.
Se ne avvantaggeranno le società più preparate ad affrontare questo enorme mercato, ma soprattutto i consumatori finali.
Ciò significa che per un certo servizio potrò scegliere fra quello non solo meno costoso, ma anche il più efficiente, quello che mi dà altri servizi aggiuntivi, quello più veloce, ecc. In pratica si apre una concorrenza europea che finora non era ancora possibile, e ci saranno anche degli “sportelli unici dei servizi” ed altri strumenti per facilitare tutto cio’, mentre le resistenze e le barriere di ogni forma e camuffazione saranno deferibili al giudice nazionale e fino alla Corte Europea.
Ve ne hanno parlato sui giornali italiani? Noooo??? Ma come mai… vediamo un po’, come sapete io vi do sempre la mia opinione, che è solo un parere e una visione personale di ciò che è la situazione in Italia:
- Agricoltura, si investe poco e i nostri interessi nazionali agricoli sono poco tutelati in ambito europeo (almeno da quello che dichiarano gli agricoltori).
- L’industria ormai ce la siamo giocata, chi ha potuto è andato fuori a produrre, chi non è fallito presto se ne andrà.
- Cosa restano? I servizi!
Ma un Paese può limitare molto il settore primario e secondario per vivere di terziario? GB e Irlanda hanno fatto questa scelta e se ne è visto il risultato, alla prima vera crisi il castello di carta salta.
Ma vediamo meglio.
L’Italia ha poche grandi società di servizi e molte pmi, per carattestiche della nostra economia. Molte di queste finora hanno avuto solo concorrenza interna, ma ora che dovranno confrontarsi con la concorrenza esterna, con la efficiente organizzazione tedesca, o con il low cost spagnolo, o ancora con la forza di un gruppi economicamente più patrimonializzati perché grandi, cosa succederà al nostro mercato interno dei servizi? O abbasseranno i prezzi (o a scapito della qualità o a scapito dei salari) o troveranno una loro collocazione puntando su innovazione, flessibilità o diversificazione (ma quanti imprenditori sono in grado di trovare una loro collocazione di nicchia? E quanti invece si sono “seduti” vivendo di “rendita”?). Per chi vivacchiava o faceva cartello arriveranno tempi in cui bisognerà davvero trovare capacità gestionali e imprenditoriali, resisteranno i migliori, sarà una selezione naturale data dalla concorrenza.
Vedete, già da qualche anno qualcosa si muoveva. Nel torinese molte persone si rivolgevano già a dentisti francesi (a Briancon) perché essi hanno dei tariffari più bassi (statali) e quindi se già una pulizia dei denti costa circa 25 euro contro circa i 70 eur chiesti in Italia, potete immaginare per una dentiera o un apparecchio.. val bene un viaggio da 1h30!
E quando tempo fa un mio cliente mi confidò di volere acquistare uno chalet in Trentino gli suggerii di chiedere a qualche notaio austriaco. Lo fece, e mi disse di avere risparmiato molto. Quando un anno dopo lessi un articolo di giornale sui notai trentini arrabbiati dalla concorrenza dei loro colleghi austiaci, capii che il mio cliente non era stato il solo! E ovviamente dentisti francesi e notai austriaci frontalieri parlavano italiano capendo che gli si apriva un mercato interessante.
Ma lo stesso vale per noi: i nostri artigiani, imbianchini, muratori, idraulici sono richiesti dagli svizzeri ticinesi e dai montecarlini perché meno costosi rispetto ai locali.
Come vedete la concorrenza ha i suoi effetti, ed ora che i servizi potranno spostarsi e soprattutto ora che ci saranno regole europee non blindabili da lobby interne sarà interessante capire quale futuro aspetterà la nostra economia, e se il popolo delle partite iva sarà in grado di affrontare questa sfida concorrenziale con i loro colleghi europei, che statene certi, saranno molto agguerriti commercialmente.
15 Settembre 2010 | Predefinito
Tags: imprenditoria, mercato unico, servizi