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Hype e pagamenti tra privati

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21 Giugno 2015   |   Moneta virtuale

Hype e pagamenti tra privati

Sono sempre più frequenti le applicazioni di conti di moneta elettronica che permettono di raccogliere consenso tra chi per questioni di età o di libertà non è interessato a un classico conto corrente, ma vuole poter acquistare online. Nel caso di HYPE (www.hype.it) ci troviamo di fronte a una piccola rivoluzione in questo campo, che anche commercialmente viene giustamente enfatizzata come #HypExperience, perché oltre agli acquisti permette di gestire anche pagamenti tra privati in stile Web 2.0.

Come detto, si tratta di un conto di moneta elettronica lanciato da Banca Sella, già leader in Italia per ciò che concerne i pagamenti elettronici utilizzati dai vari e-commerce. Leggendo il foglio informativo (vedi qui) si evidenzia subito l’assenza di un qualunque costo: non ha costi di apertura, chiusura e gestione e tranne che per la consegna a mezzo posta della carta e del pin (comunque gratuiti) non prevede emissione di documenti cartacei che spesso possono comportare costi per il cliente. Gli unici limiti riguardano la possibilità di intestare una sola carta HYPE (detta HYPE START) per persona e la possibilità di ricarica da un minimo di 1 centesimo a un massimo di 2500 euro su base sia mensile che annua.

Ma la parte più interessante riguarda i costi di ricarica: è possibile caricare il conto tramite bonifico (gratuito), carta di credito (0,9€ per ricarica, ma gratuito fino al 31 ottobre prossimo) e da altra carta HYPE (gratuito e immediato). Questo significa che posso trasferire a costo zero piccoli importi tra due conti HYPE e l’operatività è assicurata da una App che potete scaricare sia per Android sia per iOS.

Riguardo al bonifico, la carta ha associato un suo IBAN e quindi può accettare pagamenti provenienti da qualunque conto del mondo.

Sotto un esempio di ricezione e invio di soldi tra me e un altro Hyper

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Ho fatto richiesta della carta e l’ho ricevuta nel giro di qualche giorno. Per il PIN ho dovuto attendere un po’ di più, ma in effetti occorre nel mondo reale (per prelievi al bancomat e quando richiesto per pagamenti POS). La carta va su circuito MasterCard ed ha anche il logo per i pagamenti “contactless“. Altra novità interessante riguarda il fatto che dall’App è possibile abilitare e disabilitare temporaneamente la carta, impedendo quindi che possano esserci addebiti se non vogliamo.

La procedura di registrazione è davvero semplice e per il riconoscimento cliente oltre al bonifico standard proveniente da un conto già intestato, è previsto il riconoscimento de-visu a distanza tramite web-cam. Opzione che avvalora l’ipotesi di rivolgersi a un vasto pubblico che tecnicamente è chiamato unbanked, ossia privo di posizioni bancarie, oltre che a chi è interessato a concludere velocemente la pratica potendo dialogare a distanza con la banca. E’ auspicabile che questa pratica (già usata da CIM Banque in Svizzera, da HelloBank di BNL, …) si diffonda sempre di più. Io ho scelto la via classica procedendo a versare da un conto cointestato per verificare che non ci fossero blocchi in questo caso. Una piccola nota: in questa modalità è previsto che sia inviata in causale una frase contenente oltre a un codice anche caratteri speciali come virgola e due punti. Ho quindi cambiato conto di riconoscimento perché su IW Bank non è permesso usare questi caratteri; ho segnalato poi la cosa ma mi è stato comunicato che la causale può anche evitare di averli (probabilmente fa fede solo il codice numerico con controllo manuale lato Banca Sella).

In attesa di ricevere la carta, ho potuto scaricare e attivare l’App scegliendo autonomamente le mie credenziali: l’app viene associata al numero di telefono, ma non è un forte limite. Nel caso si installi su più terminali (ho utilizzato contemporaneamente 2 smartphone Android e 1 tablet iOS) semplicemente viene inviato un sms sul numero di telefono registrato con un codice che sblocca l’attivazione sul nuovo terminale. Questo permette di utilizzare con una certa flessibilità il sistema di pagamento, senza necessariamente dover disporre di uno specifico dispositivo in quel momento.

Una volta ricevuta la carta, tramite App si procede all’attivazione e a quel punto è operativa. Tuttavia HYPE può prescindere dalla carta stessa se si sceglie di operare direttamente con la App: si possono richiedere o inviare soldi tra utenti Hype, si possono ordinare ricariche telefoniche (purtroppo non sono presenti i tagli minimi da 5 e 10 euro per tutti i gestori che tipicamente sono i più usati dai giovani) ed è stata implementata la gestione degli Obiettivi, una sorta di couch personale che ci permette di stabilire entro quando raccogliere una certa somma (ad esempio per fare un viaggio) e in base a quanti soldi abbiamo sul conto HYPE ci avvisa se possiamo o meno spendere in base al raggiungimento dell’obiettivo.

Sto ancora testando l’applicazione per le funzionalità base, tuttavia è certo che Banca Sella promuoverà questa vera e propria piattaforma per renderla un mezzo di pagamento utilizzabile nel mondo e-commerce. E sicuramente ne approfitterò per agganciarlo al mio PiccoloFatturatore!

Scritto da Massimiliano Brasile

Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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21 Giugno 2015   |   Moneta virtuale

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