Open Banking ai blocchi di partenza
Scritto da Massimiliano Brasile
7 Agosto 2019 | Home Page - Fondo
Manca poco più di un mese all’efficacia della direttiva europea PSD2 (UE 2015/2366) recepita nel nostro ordinamento lo scorso 18 gennaio 2018 che diventerà pienamente funzionante dal prossimo 14 settembre 2019 ( e formalmente in collaudo dallo scorso 14 marzo 2019 ).
Negli ultimi mesi gli istituti hanno iniziato a notificare e alterare le procedure di autenticazione, perché tra i primi effetti della PSD2 vi è la necessità di implementare una strong authentication (ossia un meccanismo più solido di identificazione del cliente che si collega in home banking). Ma la vera novità riguarda l’obbligatorietà per tutte le banche europee di aderire all’Open Banking, ossia dare la possibilità di gestire attività e operatività sulle posizioni bancarie per conto dei clienti a terzi autorizzati (TPP, Third Party Providers) tramite connettori software ( API).
Già da alcuni mesi le nostre banche hanno scelto una tra le principali piattaforme che sono state realizzate con le sole eccezioni di Banca Sella che era pronta già un anno e mezzo fa con il suo progetto Fabrick e Unicredit che ha sviluppato in casa la sua soluzione (valida chiaramente per tutto il gruppo, quindi non solo per Unicredit Italia).
Le piattaforme in campo sono:
- CBI Globe ( gotoAPI ) sviluppata congiuntamente dal consorzio interbancario CBI e dal Gruppo NEXI
- SIA EasyWay dell’omonimo Gruppo SIA
- N.E.O.S. di CRIF
- WWS Open API di Auriga
- Cabel
- Cedacri
Trattandosi di una direttiva UE, anche a livello europeo sono presenti delle piattaforme trans-nazionali tra cui vanno certamente citate Yolt del gruppo olandese ING (cui fa riferimento chi ha Conto Corrente Arancio) e la tedesca FIGO.
Ci aspettiamo di scoprire quanto prima nuovi servizi fintech e conoscere nuovi soggetti (non strettamente bancari) che potrebbero rivoluzionare completamente il settore, ma è bene considerare che gli investimenti necessari per implementare l’open banking si stanno tramutando in questo momento in un aumento di costo per i clienti, dato che gli istituti stanno comunicando proprio ora variazioni unilaterali dei propri contratti (formalmente per informare della prossima strong authentication, informalmente per scusarsi degli aumenti di costo).
Tenete quindi sotto controllo comunicazioni e estratti conto al fine di anticipare eventuali nuovi addebiti e valutare “traslochi” di conto corrente offerti gratuitamente ormai da diversi istituti (CheBanca!, Unicredit, ..) e che sono coperti anche da indennizzo per eccessivo ritardo. Ne tratterò in un prossimo articolo.
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