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Crisi del mattone

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28 Luglio 2012   |   Opinioni

Crisi del mattone

Argomento forse poco approfondito, ma che sicuramente è collegato alla crisi che ha investito tutto il continente.

Già prima della introduzione dell’IMU si parlava di una crisi che stava investendo il settore immobiliare in tutt’Italia, con cali di vendita in percentuale progressivi di anno in anno.

Con la crisi finanziaria e soprattutto con la temporanea assenza di tassazione sulla prima casa, il mattone è stato considerato alla stregua di un bene rifugio. Con la recente tassazione, che è ancora più evidente nei grossi centri urbani e soprattutto per le seconde case (spesso vero investimento speculativo) è chiaro che questo investimento ha perso il suo appeal e di fatto sono diminuiti anche i risparmi da investire. Se aggiungiamo che l’accesso al credito è divenuto estremamente difficoltoso, è difficile credere che nel breve periodo il mattone possa costituire un catalizzatore per i risparmiatori.

Il caso della Spagna rappresenta l’apice di una bolla immobiliare in grado di mettere in ginocchio il sistema bancario nazionale. Da noi forse le banche sono state più prudenti e questo è il rovescio della medaglia di quella difficoltà di accesso al credito. Tuttavia il settore è ingessato: mentre in Spagna, il calo dei prezzi è in grado di attrarre investitori stranieri, da noi le case sono sì scese di valore, ma non in modo omogeneo e in taluni casi hanno mantenuto o aumentato addirittura il loro prezzo.

Chi ha la possibilità di investire ora in Italia però, forse è in grado di spuntare prezzi migliori rispetto a 2-3 anni fa anche per il desiderio di taluni di liquidare. Può essere utile allora utilizzare motori di ricerca per immobili per farsi un’idea. Ad esempio se cerchiamo case in vendita a Torino su OLX (motore di ricerca dedicato al Piemonte, ma con annunci in tutto il territorio) possiamo limitare la fascia di prezzo tra un minimo e massimo e renderci conto dei prezzi in una grande città.

E non si può trascurare la possibilità di investire all’estero, magari in Germania o almeno confrontrare appartamenti in contesti simili. In questo secondo caso ovviamente ci si deve affidare ad agenzie residenti, sia per la compravendita che per l’eventuale gestione successiva. Costi certamente non trascurabili, ma che ai più tenaci possono riservare soddisfazioni.

Scritto da Massimiliano Brasile

Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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28 Luglio 2012   |   Opinioni

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