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Roubini chiama Italia: tagliate il debito (Btp & Co.) del 25%

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10 Dicembre 2011   |   Opinioni

Roubini chiama Italia: tagliate il debito (Btp & Co.) del 25%

Mr Doom, ha fatto la sua analisi. Per l’Italia è preferibile una ristrutturazione ordinata adesso che una caotica in un secondo momento.
Anzitutto egli considera scontata una ristrutturazione del debito, cosa che è tabù parlarne in Italia.
Noi in effetti non siamo certo come la Grecia per struttura economica e come fondamentali, ma siamo in recessione (la foto ufficiale la farà prossimamente qualche statistica ufficiale) quindi non solo non cresciamo ma arretriamo e ciò che è peggio in questo quadro è che abbiamo un enorme debito pubblico.

Aggiungo a ciò che tale debito è in buona parte detenuto fuori confine. Infatti anche il Giappone cresce poco ed è fortemente indebitato, più dell’Italia, ma la maggior parte del suo debito è detenuto da giapponesi e quindi non è soggetto a speculazioni sul mercato.

Roubini sostiene che dovremmo diminuire il nostro debito pubblico di 500 mld di euro, andando a circo 1500 mld di euro di debito.
Per fare questo propone una decurtazione del 25% del debito (btp e altri bond statali), ovvero ho comprato un bpt a 100, me ne danno 75 e lo Stato è salvo.

In alternativa dice che si potrebbe allungare la scadenza e diminuire la cedola, di modo da arrivare alla decurtazione del 25% ma in molti più anni (20-30) cosa che andrebbe bene per assicurazioni e banche, meno bene per i privati vista la durata molto lunga per riavere nemmeno tutto ma solo il 75% del capitale.

Difficilmente credo che l’attuale governo possa proporre un haircut, però se dovesse intervenire un prestito del FMI allora ci troveremmo di fronte ad una politica monetaria decisa in gran parte dal Fondo, e vedendo ciò che è avvenuto in Grecia non c’è da stare tranquilli.

Attenzione perchè in Grecia l’haircut è stato fatto su base privata, quindi non è lo Stato che ha dichiarato ufficialmente la ristrutturazione. Cambia moltissimo nella sostanza, è un default senza la dichiarazione di default. Capito? Di fatto c’è una ristrutturazione, ma senza dichiarazione ufficiale non intervengono i Cds a copertura. Due piccioni con una fava.

Non per i detentori dei bond però..

Scritto da Barbamamma

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10 Dicembre 2011   |   Opinioni

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