Dopo aver girato virtualmente per l’Europa occupandomi essenzialmente di conti di deposito, mi sembra giusto approfondire anche i titoli di stato, così inflazionati ultimamente, in particolare dei BOT (per un’ottima introduzione consiglio questi due link: Cos’è un BOT parte I, Cos’è un BOT parte II) e BUND a confronto.
E’ notizia di ieri che rendano più i Bund tedeschi (di cui ho già parlato) rispetto ai BOT italiani dal momento che in Italia ormai la domanda ha superato di molto l’offerta e i titoli conseguentemente si stanno deprezzando.
Per il prossimo 6 novembre è previsto un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE che inevitabilmente andrà a ricadere anche sui titoli di Stato. L’unico suggerimento valido che viene dato è quindi quello di prediligere titoli con scadenze più lunghe (da 2 anni in su) che mantengono ancora un certo interesse, ma stranamente nessuno parla dei Bund austriaci (di cui ho parlato penso per primo tra i siti italiani), evidentemente poco conosciuti.
Al momento, tanto per fare un esempio, il BOT annuale battuto all’ultima asta del 15/10, dà il 3,062% lordo, mentre l’omologo austriaco il 4,00% lordo. Circa un punto percentuale in più, per una immobilizzazione di pari durata.
Ma in Austria danno il 4,00% lordo anche a 6 mesi in questo momento, un investimento interessante per molti.
La procedura di sottoscrizione, a differenza dell’Italia dov’è presente un mercato primario e uno secondario, è diretta tra il cittadino europeo e il Ministero del Tesoro austriaco e per molti la solidità austriaca dà qualche pensiero in meno rispetto alla situazione italiana ove è in atto una speculazione.
work in progress: raccoglierò di seguito una mini-guida alla sottoscrizione dei vari titoli di stato che man mano posso recensire, sono sempre ben graditi suggerimenti e segnalazioni!
solo come riferimento inserisco il link alle aste dei bund norvegesi, purtroppo non sottoscrivibili da remoto.