Belgio: addio segreto bancario
Scritto da Mauro Corradi
1 Gennaio 2010 | Opinioni
A far data dal 1 gennaio 2010 il Belgio esce definitivamente dal gruppetto di paesi europei che ancora mantengono un minimo di segreto bancario. Tale gruppetto si riduce ora alle sole Svizzera, Lussemburgo e Austria. Il Belgio abbandona quindi l’euroritenuta e passa allo scambio automatico di informazioni fiscali.
Quali siano le ragioni che hanno indotto in Belgio ad abbandonare così velocemente e facilmente il segreto bancario non ci è dato di saperlo. Sono portato ad immaginare che ciò sia avvenuto perché, a seguito delle polemiche degli ultimi anni contro i paradisi fiscali, tra i paesi europei che adottano il segreto bancario il Belgio era quello con la più insignificante affluenza di capitali stranieri. Per cui non c’erano in gioco particolari interessi come invece ci sono in Svizzera, in Lussemburgo e in Austria dove i capitali stranieri affluiti sono di entità davvero rilevante e contribuiscono ad apportare lavoro nel settore bancario.
Per coloro che, come me, detengono risparmi su banche belghe regolarmente dichiarati la nuova situazione è vantaggiosa in quanto finalmente non c’è più bisogno, per evitare la doppia imposizione, di chiedere alle banche belghe la disapplicazione dell’euroritenuta in luogo dello scambio di informazioni con una prassi (quella del certificato da richiedere all’Agenzia delle Entrate) che è davvero antipatica e dispendiosa.
Per un approfondimento delle novità fiscali apportate da tale svolta vi rimando alle apposite domande e risposte riportate sul sito della Keytrade Bank.
1 Gennaio 2010 | Opinioni
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